mercoledì 5 dicembre 2012

Tutte le volte che ce l'abbiamo fatta!!!

Mario Sechi presenterà "Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta" - Mondadori, 2012, all'Anteprima Web dell'Ultima Parola di venerdì 7/12/2012 e dell'Anteprima web del programma delle ore 17:00. Potete seguirla in diretta streaming su http://www.lultimaparola.rai.it

Perchè vi segnaliamo questo evento?

Perchè, come abbiamo sempre sostenuto nelle varie presentazioni di Lavoricidi italiani, non vogliamo piangerci addosso per l'attuale situazione del mondo del lavoro, nè esserne semplici spettatori e vittime. E quale opportunità migliore per lanciare un messaggio positivo ai giovani (e non solo) di oggi?

Ancora una volta una delle autrici di Lavoricidi Italiani, Francesca Riccioni, sarà ospite della puntata e incontrerà per voi il direttore del quotidiano romano Il Tempo. Potete twittare con lei (@FrancyErre). Le domande che rivolgerete a Mario Sechi potranno così avere una risposta in diretta web. 
"L’Italia è un Paese che si sottovaluta, fermo sulla soglia del mondo, abitato da irrimediabili Peter Pan. Perché non siamo capaci di salire sul "cavallo bianco" della Storia? Perché viviamo in un luogo pieno di memorie ma senza memoria? Perché abbiamo costruito il futuro e non riusciamo a viverlo?”

Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta è una passeggiata in un paese sempre in bilico, una terra, al contempo, dalle straordinarie avventure e ricca di biografie esemplari, come quella di Mennea, il ragazzino secco secco che sfidava in velocità le auto da corsa, pochi anni dopo sarebbe diventato l’uomo più veloce del mondo sui 200 mt. e il detentore di uno dei record più longevi della storia dell’atletica.

Ritrovare la fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità, e scappare lontano se dove siamo non troviamo il modo per poterci esprimere: voliamo alto, rischiamo e mettiamoci in gioco, come fece Modugno, il giovane di Polignano a Mare fuggito a Torino all’insaputa del padre per cercare fortuna; nel 1958 vinse il Festival di Sanremo con Nel blu dipinto di blu, proiettando la canzone italiana nel mondo e raggiungendo le top ten delle classifiche europee e americane.

Questi e altri personaggi Sechi ci racconta nel suo libro, personaggi eccezionali come Alberto Sordi , le sorelle Fontana, Federico Fellini; ci ricorda che siamo figli di Collodi e Manzoni e anche geniali come Enrico Fermi o Guglielmo Marconi: “come sarebbero le nostre vite oggi senza le loro scoperte? Eppure, parlando al telefono, nessuno ricorda che il suo inventore è stato un italiano, Antonio Meucci; utilizzando un oggetto di plastica, non si pensa a Giulio Natta e, seguendo una partita di calcio, il pensiero non va al "metodo" di Vittorio Pozzo, con il quale la Nazionale vinse due mondiali consecutivi”.

Con stile brillante, Mario Sechi racconta facendo emergere, sullo sfondo, storia, economia, visioni e previsioni e volti e storie di italiani che ce l’hanno fatta, sfidando i tempi e le convenzioni, ottenendo risultati e raggiungendo successi di cui ancora oggi dobbiamo essere orgogliosi.
Dal Risorgimento al Dopoguerra, dagli anni Settanta, con il caso Moro, sino alla sfida della contemporaneità, assistiamo a un’Italia percorsa da crisi economica, populismo e tecnocrazia, ma popolata ancora da grandi talenti, come Riccardo Muti, metafora del genio di un Paese che, nel bene e nel male, cerca ogni giorno di ritrovare slancio, forza e creatività.

Mario Sechi, 1968, sardo di Cabras, è il direttore del quotidiano romano "Il Tempo". Tra i principali opinionisti del Paese, apprezzato commentatore televisivo, esperto di politica interna e internazionale, ha iniziato la sua carriera a "L’Indipendente". È stato direttore dell’"Unione Sarda" e vicedirettore di "Panorama", "Libero" e "Il Giornale".

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