Mario Sechi presenterà "Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta" -
Mondadori, 2012, all'Anteprima Web dell'Ultima Parola di venerdì 7/12/2012 e dell'Anteprima web del programma delle ore 17:00. Potete seguirla in diretta streaming su http://www.lultimaparola.rai.it
Perchè vi segnaliamo questo evento?
Perchè, come abbiamo sempre sostenuto nelle varie presentazioni di Lavoricidi italiani, non vogliamo piangerci addosso per l'attuale situazione del mondo del lavoro, nè esserne semplici spettatori e vittime. E quale opportunità migliore per lanciare un messaggio positivo ai giovani (e non solo) di oggi?
Ancora una volta una delle autrici di Lavoricidi Italiani, Francesca Riccioni, sarà ospite della puntata e incontrerà per voi il direttore del quotidiano romano Il Tempo. Potete twittare con lei (@FrancyErre). Le domande che rivolgerete a Mario Sechi potranno così avere una risposta in diretta web.
"L’Italia è un Paese che si sottovaluta, fermo sulla soglia del
mondo, abitato da irrimediabili Peter Pan. Perché non siamo capaci di
salire sul "cavallo bianco" della Storia? Perché viviamo in un luogo
pieno di memorie ma senza memoria? Perché abbiamo costruito il futuro e
non riusciamo a viverlo?”
Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta è una passeggiata in un paese
sempre in bilico, una terra, al contempo, dalle straordinarie avventure e
ricca di biografie esemplari, come quella di Mennea, il ragazzino secco
secco che sfidava in velocità le auto da corsa, pochi anni dopo sarebbe
diventato l’uomo più veloce del mondo sui 200 mt. e il detentore di uno
dei record più longevi della storia dell’atletica.
Ritrovare la fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità, e scappare
lontano se dove siamo non troviamo il modo per poterci esprimere:
voliamo alto, rischiamo e mettiamoci in gioco, come fece Modugno, il
giovane di Polignano a Mare fuggito a Torino all’insaputa del padre per
cercare fortuna; nel 1958 vinse il Festival di Sanremo con Nel blu
dipinto di blu, proiettando la canzone italiana nel mondo e raggiungendo
le top ten delle classifiche europee e americane.
Questi e altri personaggi Sechi ci racconta nel suo libro, personaggi
eccezionali come Alberto Sordi , le sorelle Fontana, Federico Fellini;
ci ricorda che siamo figli di Collodi e Manzoni e anche geniali come
Enrico Fermi o Guglielmo Marconi: “come sarebbero le nostre vite oggi
senza le loro scoperte? Eppure, parlando al telefono, nessuno ricorda
che il suo inventore è stato un italiano, Antonio Meucci; utilizzando un
oggetto di plastica, non si pensa a Giulio Natta e, seguendo una
partita di calcio, il pensiero non va al "metodo" di Vittorio Pozzo, con
il quale la Nazionale vinse due mondiali consecutivi”.
Con stile brillante, Mario Sechi racconta facendo emergere, sullo
sfondo, storia, economia, visioni e previsioni e volti e storie di
italiani che ce l’hanno fatta, sfidando i tempi e le convenzioni,
ottenendo risultati e raggiungendo successi di cui ancora oggi dobbiamo
essere orgogliosi.
Dal Risorgimento al Dopoguerra, dagli anni Settanta, con il caso
Moro, sino alla sfida della contemporaneità, assistiamo a un’Italia
percorsa da crisi economica, populismo e tecnocrazia, ma popolata ancora
da grandi talenti, come Riccardo Muti, metafora del genio di un Paese
che, nel bene e nel male, cerca ogni giorno di ritrovare slancio, forza e
creatività.
Mario Sechi, 1968, sardo di Cabras, è il direttore del quotidiano
romano "Il Tempo". Tra i principali opinionisti del Paese, apprezzato
commentatore televisivo, esperto di politica interna e internazionale,
ha iniziato la sua carriera a "L’Indipendente". È stato direttore
dell’"Unione Sarda" e vicedirettore di "Panorama", "Libero" e "Il
Giornale".
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